Napoli Milan e la sindrome dell'ostacolo del vorrei ma non posso saltato
Vincitori di un grande girone e poi sconfitti in finale Perché quella sera avevamo da fare. Il Napoli ha preso alla lettera "La Rivoluzione, brano inedito di Enrico Ruggeri. Altrimenti non si spiega l'ultima partita giocata dagli azzurri al Maradona contro il Milan.
In uno stadio pieno in ogni ordine di posti (capienza al 75%), il Napoli capolista, che aveva vinto l'ultima partita in trasferta contro la Lazio, con il piglio della squadra superiore, ha deluso le attese dei suoi tifosi. Una partita giocata al di sotto delle aspettative, una prestazione mediocre, non da prima della classe. Una partita vinta dal Milan grazie ad un goal di Giroud, giocatore di carattere, che partite decisive le ha giocate e vinte. La disamina tecnica la lascio volentieri ai competenti. Il Napoli è tornato quello di sempre, quello del vorrei ma non posso. Una malattia dalla quale non riesce a trovare cura. E' la nostra storia, ma questo è un campionato incerto e strano, come capita spesso nell'anno dei Mondiale. E' tutto ancora maledettamente in gioco. Lo scudetto, la qualificazione in zona Champions, la zona retrocessione. Mancano ancora 10 partite. Trenta punti, teoricamente da conquistare. Al filosofo Luciano Spalletti, ai giocatori del Napoli consiglierei una poesia di Ezra Pound A Lume Spento: rendi forti i vecchi sogni perché questo mondo non perda coraggio
Commenti
Posta un commento